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Le interazioni farmaco-cibo

Le interazioni farmaco-cibo

Sai che se assumi un farmaco a stomaco vuoto o a stomaco pieno, con acqua o succhi, dopo un pasto abbondante o leggero, può cambiare anche considerevolmente l'effetto che il farmaco eserciterà su di te?

L' assunzione di cibo e bevande, infatti, può influire sull'azione dei farmaci, determinandone una riduzione dell'efficacia, aumentandone la tossicità o causando effetti collaterali.

Ecco qualche esempio:

- Gli antistaminici (farmaci usati per le allergie) non interagiscono con il cibo ma va evitata la contemporanea assunzione di alcool, che può aumentare la sedazione;

- I FANS (farmaci usati per il dolore e l'infiammazione) vanno assunti a stomaco pieno ma lontani dall'alcool che può potenziare gli effetti collaterali gastrolesivi;

- Il paracetamolo (impiegato per la febbre e i dolori) è meglio lontano dai pasti, perché il cibo ne riduce l'assorbimento e lontano dalle bevande alcoliche per i rischi a carico del fegato;

- Alcuni farmaci per l'osteoporosi (bifosfonati) agiscono solo se assunti a stomaco vuoto;

- Con Il warfarin (anticoagulante) vanno evitate le verdure a foglia larga, gli asparagi, i broccoli che addirittura possono annullare l'effetto anticoagulante;

- Alcune statine (farmaci per l'ipercolesterolemia) si assumono dopo il pasto serale e lontano dal succo di pompelmo.

Di norma tutti i farmaci sono meglio assorbiti se ingeriti con la sola acqua, naturale e non gasata (potrebbe alterare il ph): da evitare il latte che interagisce ad esempio con alcuni antibiotici (chinolonici) per il suo contenuto in calcio e il succo di pompelmo che è coinvolto in moltissime interazioni.

Se hai dubbi circa l'assunzione corretta dei farmaci in relazione al cibo o alle bevande, consulta sempre il tuo medico o il tuo farmacista!